La situazione attuale del carcere minorile Beccaria a Milano ha destato grande preoccupazione. L’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) Ilaria Salis ha espresso il suo dissenso in merito alla condizione dei detenuti minori, dichiarando che tali istituti non dovrebbero nemmeno esistere. Durante una conferenza stampa presso la sede della Stampa Estera a Milano, Salis ha affermato fermamente: «Il Beccaria deve essere chiuso e devono essere aboliti i carceri per minori».
Il Contesto del Decreto Caivano
Secondo Salis, la situazione del carcere Beccaria è una conseguenza diretta del cosiddetto “Decreto Caivano”. Questo decreto ha ampliato la possibilità di ricorrere alle misure cautelari in carcere per i minorenni, portando a un aumento dei giovani detenuti. Prima di questo decreto, l’Italia era considerata un modello a livello europeo per quanto riguarda la gestione della criminalità minorile, grazie a un approccio che utilizzava il carcere come ultima risorsa.
L’Italia, infatti, in passato, preferiva intervenire in altri modi, dando priorità a percorsi educativi e riabilitativi per i giovani coinvolti in attività criminali. «Ora stiamo facendo dei passi indietro» ha continuato Salis, evidenziando come il sistema attuale abbia in qualche modo riportato il paese a una fase regressiva in termini di gestione della criminalità minorile.
Un Appello per un Cambio di Direzione
Nel suo discorso, l’europarlamentare ha evidenziato la necessità di un cambio di rotta, proponendo soluzioni alternative alla detenzione minorile. Secondo Salis, è necessario promuovere percorsi educativi, potenziare le strutture socio-assistenziali e fornire un maggiore supporto ai ragazzi e alle loro famiglie. Queste misure, secondo l’europarlamentare, potrebbero prevenire il ricorso al carcere per i minorenni, riducendo così la criminalità a lungo termine.
Salis ha inoltre ribadito la sua visione per una società che, nel lungo termine, riesca a superare completamente il concetto di carcere. Nel breve termine, ha proposto l’applicazione di misure alternative alla detenzione per coloro che ne hanno diritto, sottolineando come molte di queste persone si trovino attualmente in stato di detenzione nonostante potrebbero beneficiare di altre soluzioni.
Le Conseguenze del Decreto Caivano
L’europarlamentare ha spiegato che il “Decreto Caivano” ha avuto un impatto significativo sul sistema carcerario minorile, aumentando il numero di giovani detenuti per reati minori. Invece di aumentare le fattispecie di reato e aumentare le pene, bisognerebbe depenalizzare alcuni reati minori. Secondo la sua visione, l’aumento delle pene non risolve il problema della criminalità minorile, ma rischia di peggiorarlo, creando una generazione di giovani disadattati e privi di un’adeguata guida educativa.
Le Alternative al Carcere
Salis ha sottolineato la necessità di adottare misure alternative alla detenzione, che potrebbero includere programmi di recupero, lavori socialmente utili e percorsi educativi personalizzati. Questi approcci, secondo l’europarlamentare, permetterebbero ai giovani di imparare dai loro errori e reintegrarsi nella società in maniera costruttiva, evitando l’isolamento e la stigmatizzazione che spesso derivano dalla detenzione.
Il Futuro delle Strutture Detentive per Minori
Guardando al futuro, l’europarlamentare ha espresso la speranza che l’Italia possa ritornare a essere un esempio positivo per gli altri paesi europei in termini di gestione della criminalità minorile. Salis ha auspicato una maggiore collaborazione tra le istituzioni e le famiglie, sottolineando che il supporto sociale e educativo deve essere rafforzato affinché i giovani non si sentano abbandonati o privi di alternative.
Conclusione
In conclusione, l’europarlamentare Ilaria Salis ha portato alla luce una problematica importante che riguarda il sistema carcerario minorile in Italia. La situazione del carcere Beccaria rappresenta solo la punta dell’iceberg di un sistema che necessita di un cambiamento radicale. Invece di puntare sulla detenzione come unica soluzione, è necessario implementare misure educative, preventive e alternative per dare ai giovani una vera possibilità di riscatto.